Stele con catalogo di efebi sotto i cosmeti Aur. Dositheos e Thales Dositheos

Provenienza: Atene, «Diogenion». Altezza: m 1.49. Larghezza: m 0.69. Marmo: pentelico.
Datazione: 212/213 d.C. o più tardi ΕAΜ 1465

La stele è suddivisa in due parti disuguali. In alto, all’interno di un pannello rettangolare, sono raffigurati a rilievo tre personaggi maschili. Al centro il cosmeta: Aur. Dositheos o Thales Dositheos, con l’imatio, viene incoronato da due efebi, uno con imatio e uno con clamide, che tengono in mano un ramo di palma. Ai piedi del cosmeta è raffigurato un fascio di volumi arrotolati, mentre accanto all’efebo di destra c’è un’anfora. A destra e a sinistra del pannello corone d’ulivo in rilievo recano iscrizioni onorarie del cosmeta verso gli efebi e degli efebi nei confronti del cosmeta. In basso sono riportati i nomi di autorità e maestri (didaskaloi) del ginnasio (antikosmetes, paidotribes a vita, segretari a vita, sofronistai, ihyposophronistai, soprintendente [prostates], hypopaideotribes, hegemon, hoplomachos, didaskalos, ihypogrammateus, kestrophylax, ginnasiarchi, sistremmatarchi, strategoi, araldi [kerykes], basileus, polemarco, agoranomoi, astynomoi), di feste (Antinoeia, Germanikeia, Antoneia, Adrianeia, Theseia, Athanea, Sebereia, Amphiareia), e nomi di efebi divisi per tribù. Più sotto ancora due navicelle, ciascuna occupata da due rematori, rimandano alle «naumachie», cui dovevano aver partecipato anche i figli del cosmeta.